1914
(24 novembre) Nasce a Castel San Giovanni (Piacenza) in una famiglia di modeste condizioni economiche.

1937

(maggio) E’ ordinato sacerdote dopo aver studiato al Seminario vescovile di Bedonia e al Collegio Alberoni di Piacenza. Nello stesso anno entra, a Roma, nella Pontificia accademia ecclesiastica per seguire i corsi preparatori alla diplomazia vaticana.

1939

Si laurea in diritto canonico presso l’ Ateneo Lateranense, dove si era iscritto tre anni prima.

1940

Entra in servizio in Segreteria di Stato, nella Sezione degli Affari ecclesiastici straordinari, in qualità d’archivista.

1947

Segue un corso di perfezionamento presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale.

1950-61

In Segreteria di Stato, come minutante, si occupa specificamente dell’America Latina, compiendo anche alcune missioni. Nel 1955 accompagna il cardinale Piazza e monsignor Antonio Samorè a Rio de Janeiro per la prima conferenza dell’episcopato latino-americano, alla cui preparazione egli aveva lavorato da Roma. Nel 1958, in qualità di delegato pontificio, si reca in Spagna, per la consegna della berretta cardinalizia al cardinale arcivescovo di Siviglia, Bueno y Monreal. Dal 1958 al 1961 insegna stile diplomatico alla Pontificia accademia ecclesiastica.

1961

(marzo) E’ nominato da Giovanni XXIII sottosegretario del la Congregazione per gli Affari ecclesiastici straordinari accanto a monsignor Giovanni Battista Scapinelli di Lèguigno. Lo stesso mese guida la delegazione della Santa Sede alla Conferenza delle Nazioni Unite sulle relazioni diplomatiche che si svolge a Vienna.

1963

Sempre a Vienna, partecipa alla Conferenza delle Nazioni Unite sulle relazioni consolari, firmando per conto della Santa Sede la relativa convenzione. Partendo da Vienna compie, su disposizione del Papa, due viaggi a Budapest e a Praga per riprendere i contatti, interrotti da anni, con i governi comunisti.

1964

(luglio) Si reca a Tunisi per lo scambio degli strumenti di ratifica del modus vivendi stipulato tra la Santa Sede e la Tunisia sulla presenza della Chiesa cattolica nel paese.(settembre) Firma a Budapest un primo parziale agreement tra la Santa Sede e l’Ungheria.

1965

Si reca a Praga per concordare con il governo la concessione del permesso per monsignor Josef Beran, arcivescovo di Praga, di potersi recare a Roma per essere creato cardinale. II governo cecoslovacco impone che Beran non faccia pili ritorno in patria, ma accetta la nomina da parte della Santa Sede di un amministratore sede plena di quell’arcidiocesi nella persona di monsignor Frantisek Tomasek.

1966

firma a Belgrado un “protocollo” tra la Santa Sede e la Repubblica federativa jugoslava che comporta la ri-presa, tramite lo scambio di “inviati”, dei rapporti interrotti nel 1952.

1967

(luglio) il giorno 4 è nominato segretario della Congre-gazione per gli Affari ecclesiastici straordinari, che l’anno suc-cessivo assumerà la nuova denominazione di Consiglio per gli Affari pubblici della Chiesa. II 16, nella Basilica vaticana è ordinato vescovo da Paolo VI. Lo stesso papa lo avrebbe successivamente nominato presi-dente della Pontificia commissione per la Russia, membro di quelle per l’America Latina e per la Pastorale delle migrazioni e del turismo, consultore delle Congregazioni per la Dottrina della fede e per i Vescovi e della Pontificia Commissione per la revisione del Codice di diritto canonico. Nell’autunno dello stesso anno compie diversi prolungati viaggi in Polonia per stabilire dei contatti con l’episcopato, il clero e il laicato cattolico.

1970

(agosto) in occasione del ristabilimento dei rapporti di-plomatici tra la Santa Sede e la Jugoslavia, vi compie una visi-ta ufficiale, incontrando il presidente della Repubblica, il mini-stro degli Esteri, esponenti dei governi delle repubbliche fede-rate della Croazia e della Slovenia e il patriarca serbo-ortodosso.

1971

(febbraio-marzo): si reca a Mosca per depositare il do-cumento ufficiale di adesione della Santa Sede al Trattato sul-la non proliferazione delle armi nucleari. Incontra per l’occasione dirigenti del ministero degli Esteri e della Commis-sione affari religiosi dell’Urss. E’ la prima volta, dopo cinquan-t’anni, che si hanno contatti a livello diplomatico ufficiale tra rappresentanti del governo sovietico e della Santa Sede.

1973

(marzo): si reca in Cecoslovacchia, dove consacra quat-tro nuovi vescovi, dopo che per diversi decenni questo era sta-to impossibile. (luglio): partecipa a Helsinki, in rappresentanza della Santa Sede, alla riunione dei ministri degli Esteri per la Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

1974

(febbraio) Si reca in Polonia, su invito del ministro degli Affari esteri, incontrando a Varsavia le massime autorità dello Stato. Ospite del cardinale primate, Wyszynski, ha colloqui con i rappresentanti dell’episcopato polacco.

Alla fine di marzo e nei primi giorni di aprile si reca a Cuba per partecipare all’assemblea della Conferenza episcopale, visitando tutte le diocesi e incontrando anche il presidente della Repubblica, il capo del governo e il ministro degli Esteri.

1975

(febbraio) Compie una breve visita in Cecoslovacchia, dove incontra il ministro degli Esteri. (giugno) Si reca nella Repubblica democratica tedesca, incontrando a Berlino Est il presidente del Consiglio e, visitando, ospite dell’episcopato, alcune sedi vescovili. (luglio-agosto) Prende parte a Helsinki, come delegato speciale del papa, alla fase conclusiva della Conferenza europea per la sicurezza e la cooperazione in Europa, firmando il documento finale. (ottobre) Compie una visita nella Repubblica federale tedesca, incontrando il cancelliere Helmut Schmidt.

1978

(gennaio) Dopo aver partecipato in una parrocchia cattolica di New York a un incontro ecumenico in occasione della giornata mondiale della pace, incontra, a Washington, il segretario di Stato Cyrus Vance e la Commissione senatoriale per i diritti dell’uomo. In una conferenza presso l’Istituto di studi strategici e internazionali dell’Università di Georgetown illustra l’azione della Santa Sede in campo internazionale.

(giugno) A New York interviene all’ Assemblea speciale delle Nazioni Unite sul disarmo, leggendo il messaggio inviato da Paolo VI.
(agosto-ottobre) Giovanni Paolo I e poi Giovanni Paolo II lo riconfermano segretario del Consiglio per gli Affari pubblici della Chiesa.

1979

(marzo): Si reca in Polonia per predisporre la visita di Giovanni Paolo II.

(aprile) è nominato pro-segretario di Stato e pro-prefetto del Consiglio per gli Affari pubblici della Chiesa.
(giugno-luglio): creato cardinale, è nominato segretario di Stato, prefetto del Consiglio per gli Affari pubblici della Chiesa e presidente della Pontifica Commissione per lo Stato della Città del Vaticano.

1980

(marzo): Si reca in Libano, in occasione dell’ordinazione episcopale del pro-nunzio monsignor Paul Tabet, partecipando alla riunione della Gerarchia cattolica assieme al Patriarca maronita. Incontra anche esponenti delle diverse confessioni religiose presenti in Libano e ha colloqui con il presidente della Repubblica, Elias Sarkis.

(settembre): Partecipa in Ungheria alle celebrazioni per il millennio della nascita di san Gerardo. Incontra per l’occasione il segretario del Posu, Janos Kadar.

1981

(gennaio): E’ nominato presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica. Questa responsabilità sarà nel 1984 sostituita dal conferimento da parte del papa di uno speciale mandato a rappresentarlo nel governo civile dello Stato della Città del Vaticano.

(maggio): Presiede in Polonia i solenni funerali del primate cardinale Wyszynski.
(dicembre): è inviato speciale di Giovanni Paolo II per la chiusura delle celebrazioni del 450° anniversario dell’apparizione della Madonna di Guadalupe, patrona delle Americhe. A Washington incontra il presidente Ronald Reagan, il vicepresidente George Bush e il segretario di Stato, George Schultz. Li incontrerà ancora, nel 1982, a Hartford e, nel 1983, nuovamente a Washington.

1984

(febbraio): firma per conto della Santa Sede l’accordo di revisione del Concordato con l’Italia. (ottobre): nell’ Argentina appena uscita dalla lunga dittatura militare partecipa, come legato del papa, all’ottavo Congresso eucaristico nazionale, incontrando, per l’occasione, le massi-me autorità civili e il nuovo presidente della Repubblica, Raul Alfonsin.

1985

(maggio): è elevato all’ordine dei vescovi col titolo della diocesi di Porto e Santa Rufina, pur conservando quello dei Santi XII Apostoli. (giugno): presiede, a nome del papa, alla firma da parte del Cile e dell’Argentina del Trattato di pace e di amicizia, il cui te-sto era stato elaborato grazie alla mediazione della Santa Se-de a superamento della controversia sul Canale di Beagle. (luglio): nella ricorrenza dell’XI centenario della morte di san Metodio, partecipa alle celebrazioni in onore dei santi Cirillo e Metodio che si svolgono a Djakovo, in Jugoslavia e a Vele-hrad, in Cecoslovacchia. Incontra gli episcopati locali e le auto-rità civili, il vicepresidente della Jugoslavia Sinan Hasani e il presidente della Repubblica cecoslovacca, Gustav Husak. (ottobre): nel quarantesimo anniversario dell’entrata in vigore della Carta delle Nazioni Unite, a New York, di fronte all’As-semblea generale dell’Onu, legge il messaggio inviato da Gio-vanni Paolo II.

1986

(giugno) In occasione della benedizione della cappella della nuova sede della nunziatura in Grecia, ad Atene partecipa a una serie di incontri con autorità religiose e civili.

1987

(maggio) Per il cinquantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, Giovanni Paolo II gli indirizza una lettera di apprezzamento e di gratitudine per l’importantissimo lavoro da lui svolto.

1988

(giugno) Si reca in Unione Sovietica per le celebrazioni del Millennio della Russia cristiana. Incontra, in questa occasione, il nuovo segretario del Pcus, Michail Gorbaciov.

1989

(febbraio) Interviene a Ginevra alla Conferenza sul disarmo e alla Commissione sui diritti umani. (novembre- dicembre) Incontra prima il presidente degli Stati Uniti George Bush, poi Gorbaciov, in occasione della sua storica visita in Vaticano.

1990

partecipa in Ungheria alla solenne celebrazione in me-moria del cardinale Jozsef Mindszenty. Firma nel Parlamento di Budapest l’accordo per il ristabilimento delle relazioni diplo-matiche tra Ungheria e Santa Sede. (settembre): firma a New York, per conto della Santa Sede, la Carta dell’Unicef sui diritti dei bambini. (novembre): partecipa a Parigi, unico tra i firmatari della Con-ferenza di Helsinki, al summit dei capi di Stato e di governo della Csce. Il 1° dicembre Giovanni Paolo II accetta le dimissioni di Casa-roli dalla carica di segretario di Stato già presentate al rag-giungimento del settantacinquesimo anno di età.

Negli anni di servizio attivo, Agostino Casaroli ha accompa-gnato Paolo VI e Giovanni Paolo II in molti dei loro viaggi e ha ricevuto lauree e dottorati honoris causa in Europa e nelle Americhe.

1991-98

Senza più impegni diplomatici e di governo, Casaroli ha proseguito con assiduità e forte personale coinvolgimento l’esercizio del proprio ministero sacerdotale tra i giovani detenuti del carcere minorile di Casal del Marmo di Roma.
Nel gennaio 1995 per un programma della Rai, “Gli anni che cambiarono il mondo. II cardinale Casaroli racconta”, ha rievocato alcuni episodi della sua lunga attività diplomatica.

1998

Muore il 9 giugno 1998 per sopravvenute complicazioni cardiocircolatorie; è sepolto a Roma, nella Basilica dei XII Apostoli.